Digitalizziamo il tuo ecosistema

Trasforma la PA nella sua versione 3.0 dove tecnologie innovative, integrazioni API di microservizi ed analisi dei dati, trasformano la relazione con il cittadino.

Ultime news sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

Resta aggiornato sulle ultime soluzioni software per rendere la tua PA digitale, Smart ed accessibile ai cittadini con una molteplicità di servizi integrati ed automatizzati.

Misure PA Digitale

Parallelamente alle misure di cui abbiamo trattato nell’articolo precedente, vi sono altre misure sviluppate per le altre PA diverse dai comuni, sempre con l’obiettivo di implementare o migliorare nuovi processi di digitalizzazione. Andiamoli ad analizzare nel dettaglio.

Misure PNRR

In continuità con il processo di razionalizzazione del patrimonio ICT pubblico già avviato nell’ambito delle diverse edizioni del Piano triennale, il PNRR intende perseguire gli obiettivi strategici, strettamente correlati, del consolidamento delle infrastrutture ICT pubbliche e dell’adozione di un approccio cloud first nello sviluppo di applicazioni e servizi. L’obiettivo finale è di portare circa il 75% delle PA italiane a utilizzare servizi in cloud entro il 2026. Il Piano individua quindi due specifiche linee di investimento relative a infrastrutture digitali (1.1) e migrazione in cloud (1.2).

Digitalizza la PA

In linea con quanto previsto dal Regolamento (UE) 2021/241 istitutivo del Recovery and Resilience Facility, che individua nella transizione digitale uno dei sei pilastri per le strategie di rilancio delle economie europee, il nostro PNRR destina circa il 25% a investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali finalizzati a promuovere la competitività del sistema paese.

Servizi dedicati alla Pubblica Amministrazione

Le opportunità offerte dal PNRR pongono l’Italia di fronte alla grande sfida della digitalizzazione e dell'integrazione dei servizi pubblici dalla Pubblica Amministrazione.

Migrazione Cloud

Processo di spostamento di dati, applicazioni e altri elementi di business a un ambiente Cloud.

Integrazione API

API è una soluzione software che collega tutti i sistemi aziendali per migliorare l'efficienza produttiva e la comunicazione.

Sito Web istituzionale

ll portale istituzionale che soddisfa le esigenze della PA. Accessibile e inclusivo. Integrato con SPID e IO.

Forniture MEPA

Il partner professionale che ti aiuta a risolvere le tue necessità operative grazie ad un ampio catalogo di prodotti.

Consulenza

Supporto in tutte le fasi necessarie per cogliere nel tempo le opportunità dei bandi PNRR in modo semplice, rapido ed efficace.

Assistenza

Supporto rapido per la risoluzione di problematiche operative e aggiornamento continuo dei prodotti.

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Certamente, a questa misura possono accedervi anche i Comuni che hanno fatto una migrazione al cloud prima del 1° febbraio 2020 nella modalità “Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT”. Viene infatti loro concesso di accedere al finanziamento per l’implementazione della modalità “Aggiornamento in sicurezza di applicazioni in Cloud” e, cioè, di migliorare la loro presenza nel cloud con l’integrazione di nuovi servizi cloud o con la sostituzione del software applicativo con uno web-based e responsivo.

Tutti i Comuni italiani, anche piccoli Comuni, ivi compresi quelli che hanno avviato un progetto di migrazione Cloud anche prima del 1° febbraio 2020. L’importo finanziato dipende dalla popolazione residente nel Comune; nell’avviso dedicato è possibile individuare i documenti allegati con la quota massima rimborsabile per ciascuna dimensione del Comune (da meno di 2.500 abitanti fino a più di 250mila abitanti). 

Il finanziamento sulla migrazione Cloud copre tutte le attività di supporto per la migrazione verso cloud qualificati e per l’acquisto di servizi dedicati alla stessa. La finalità di questo processo è quello di favorire la digitalizzazione complessiva dei Comuni con sistemi scalabili, accessibili e facilmente gestibili.

Per migrare in Cloud, i Comuni possono scegliere due modalità: trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT (strategia Lift&Shift o Rehost) o aggiornamento in sicurezza delle applicazioni in cloud (strategia Repurchase/Replace e Replatform).

Lo SPID obbligatorio dal 1 marzo impone alcuni passaggi prodromici ed imprescindibili alle pubbliche amministrazioni.

Una parte non trascurabile è sicuramente quella comunicativa. È essenziale che le PA organizzino una campagna informativa rivolta agli utilizzatori dei servizi attraverso i canali digitali (avvisi pop-up durante l’accesso al servizio on line, avvisi fissi sulle pagine del servizio on line, e-mail, avvisi sul sito istituzionale e sui profili social ecc.) ed eventualmente anche su quelli tradizionali (volantini, cartellonistica) informandoli dell’obbligo dello SPID o CIE e delle tempistiche di dismissione degli accessi alternativi.
 

Se da un lato la pubblica amministrazione avvia la dismissione dei tradizionali sistemi di accesso ai suoi servizi on line, dall’altro lato lo SPID diventa obbligatorio anche per cittadini e imprese che ne vogliono usufruire. Secondo le recenti statistiche, se i cittadini con lo SPID sono aumentati sensibilmente, grazie anche ai bonus stanziati durante la pandemia, per le imprese il discorso è nettamente diverso.

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